Sbarde nel cuore

Intima e commossa partecipazione alla Messa in ricordo di Stefano Sbardellati

Si è svolta Lunedì 7 Febbraio la Messa in ricordo di Stefano Sbardellati, allenatore, dirigente e consigliere dell’U.S. Don Bosco, mancato improvvisamente lo scorso 30 Dicembre.
La cerimonia – coordinata dal consigliere Eugenia Bianchi – è stata officiata alle 18,45 da Don Piero Ingegnere, responsabile dell’Oratorio e delegato salesiano nella nostra Unione Sportiva.
Durante la Messa, sobria e intima, Don Piero ha voluto ricordare la figura di Stefano: “Sempre disponibile, costantemente presente, sempre vestito con i colori e con le insegne della nostra società sportiva… perché credeva in quello che faceva. Stefano non è sparito nel nulla: è con noi e sicuramente domenica ha esultato per la vittoria e per i gol della squadra. Purtroppo non ho avuto modo di conoscerlo a fondo, perché sono arrivato qui – a Sampierdarena – solo da pochi mesi; voglio però leggervi le parole del mio predecessore Don Marco Cimini, ex delegato salesiano nell’US Don Bosco ed ex responsabile dell’Oratorio Don Bosco di Sampierdarena: 
<<Grazie Stefano! Anima semplice, anima bella! Innamorato del calcio, innamorato del “Don Bosco calcio”, innamorato di Don Bosco e dei tanti giovani che il Signore ha affidato a Sampierdarena. Sempre con un’attenzione particolare ai giovani più poveri, prendendo a cuore il loro presente e futuro. Esempio di semplicità ed umiltà: di certo tanto da imparare da questo dono che il Signore ha fatto alla comunità educativa del don Bosco di Sampierdarena.
Grazie Stefano! Condoglianze a tutto il consiglio direttivo del calcio e a tutta la società: bambini, ragazzi, allenatori, dirigenti e famiglie. Ma credo che potete, e direi possiamo, ringraziare Dio per aver messo al nostro fianco un uomo così. Il Signore certamente già l’ha accolto tra le sue braccia!>>

Il saluto di Nicola Ceccaroni, Vicepresidente – “Ciao Ste, avrei moltissime cose da dirti, come eravamo abituati a fare nelle nostre quasi quotidiane telefonate. Ho avuto il piacere di condividere con te questa splendida avventura, dove giorno dopo giorno mi hai trasmesso la tua passione per i colori granata. In questi 10 anni abbiamo lavorato fianco a fianco, in campo dove allenavi gelosamente i tuoi portierini, che per te erano motivo d’orgoglio ed in società. In questi anni ho avuto la fortuna di conoscerti, di apprezzare la tua lealtà, la tua onestà aggettivi sconosciuti nel mondo calcistico. A chi non ti conosceva potevi apparire come burbero, ma come ha detto qualcuno eri un burbero dal cuore d’oro. Tutti noi abbiamo perso una persona speciale,  ma io posso dire di aver perso un amico.
Prima di Natale ci siamo fatti una promessa… farò di tutto per onorarla. Ciao e grazie di tutto Sbarde“.

Il saluto di Giulio Moscariello, Capitano Prima squadra – “Ciao Sbarde, ieri siamo finalmente tornati in campo dopo quasi due mesi e purtroppo è stata la prima partita senza Te. È stata una giornata dura per tutti, densa di emozioni ed è stato un colpo al cuore non vederti seduto al tuo posto in panchina, con la tua valigetta, a sostenerci come sempre con il cronometro in mano per aggiornare tempestivamente gli amici di Settimana Sport.
Siamo riusciti a dedicarti una bella vittoria e speriamo di averti strappato un sorriso lassù e, perché no, il tutto accompagnato da un bel bicchiere di vino per festeggiare. Ci manchi tanto e ti assicuro che faremo tutto il possibile, versando fino all’ultima goccia di sudore, per realizzare il Tuo sogno. I Tuoi ragazzi“. 


Molte parole altre si potrebbero e si dovrebbero dire… ma le parole non espresse, ognuno le conserva nel proprio cuore.

Nella sua cameretta don Bosco volle un piccolo quadro con una citazione in latino, tratta dal libro della Genesi: «Da mihi animas, caetera tolle» (« Dammi le anime, le altre cose prendile»).
«Dammi le anime » è una tensione a cogliere il vero bene, che sono proprio le persone. Un educatore salesiano – con i ragazzi e i più giovani – cerca innanzitutto un «punto di incontro» e una «costante comunicazione», anche affettiva, sapendo che la relazione educativa è qualcosa di prezioso e di delicato e che ogni persona, soprattutto se piccola, è «un mondo» a cui accostarsi con rispetto.
«Dammi le anime » è una scelta di campo che consiste nel condurre i ragazzi ad un bene più grande, partendo da quello che sono «oggi». L’educatore sa che di mezzo ci sono le «anime», cioè le persone, chiamate – come diceva don Bosco  – ad essere «felici nel tempo e nell’eternità». Secondo don Bosco, l’educatore è un’ottimista, carico di speranza, e pensa che la felicità sia qualcosa di possibile e realizzabile.
Il nostro sforzo consiste nel ricercare, nel profondo del cuore, le motivazioni della nostra gioia perché diventi «contagiosa» e «condivisa».
Stefano Sbardellati è stato per noi non solo un ottimo dirigente ed un bravo allenatore… ma un vero educatore salesiano.
Non sappiamo se Stefano abbia preso le nostre anime, ma siamo certi che abbia preso i nostri cuori. Grazie Sbarde.

 

Foto: USDB

USDB

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