Vigilia di inizio campionato: intervista a 360 gradi con il capitano granata
Ciao Giulio, intanto è un piacere rivederci. Prima domanda: sabato inizia il campionato, sei emozionato?
“Ciao, piacere mio come sempre! L’emozione quando inizia il campionato è sempre tanta pur andando, ahimè, avanti con l’età, anche se purtroppo quest’anno il mio inizierà solamente dalla 3ª giornata, dovendomi trascinare una sciocca squalifica dall’anno scorso”.
Come vedi le avversarie del campionato?
“Ad essere sincero tante squadre non le conosco quindi non mi permetto di giudicarle, senz’altro ci sono delle squadre molto competitive come lo Sporting Ketzmaja dove ho tanti amici, la Casellese ed il Cep che sono storicamente squadre sempre ben attrezzate”.
Ormai sei un veterano. Da quanti anni giochi nell’US Don Bosco? Hai sempre giocato qui?
“Ahimè, sono un veterano giocando nel Don Bosco da ben 21 anni, escludendo una parentesi di un anno nel Cartusia del mio amico Fabio Carletti nel 2009/10”.
La nostra società ha avviato, ormai da tempo, la politica dei giovani e di promozione dal settore giovanile. Cosa ti senti di dire ai tuoi compagni meno esperti?
“Il mio suggerimento per i compagni più giovani è quello di dare sempre il 100% uscendo dal campo con la maglia sudata, sapere tener fede agli impegni presi e magari, ogni tanto, ascoltare i più vecchietti che qualcosa potrebbero avere imparato nel corso degli anni”.
Cosa ti aspetti dalla stagione che sta per iniziare? Ti sei dato anche un obbiettivo personale?
“Mi aspetto una buona stagione senza fare inutili proclami, in quanto quello che varremo lo dimostrerà solo ed esclusivamente il campo. Ci sono squadre attrezzate meglio di noi ma, personalmente, ho ancora aperta la ferita della retrocessione dello scorso anno, per cui mi auguro che questa società con una storia importante possa tornare in quei palcoscenici che più le competono; il mio auspicio è che da parte di tutti ragazzi ci sia la voglia di fare un campionato non per vivacchiare, ma per togliersi delle soddisfazioni a livello collettivo e personale”.
Un tuo compagno di squadra a cui sei particolarmente affezionato. Perché?
“Senza ombra di dubbio il principe Nicoló Garbarino con cui condivido lo spogliatoio da 10 anni, è un amico ancor prima di essere un compagno”.
Due curiosità. La tua squadra del cuore e il calciatore che ammiri maggiormente?
“Sono sampdoriano fino al midollo ma un calciatore che ammiro molto è Milan Skriniar, avendo avuto la fortuna di vederlo da vicino, che nonostante la stazza imponente riesce a miscelare ottime qualità in fase difensiva a notevoli doti nell’impostare l’azione da dietro”.
Grazie e in bocca al lupo per la stagione!
“Un’ultima cosa… con l’occasione saluto tutti i ragazzi, gli allenatori e i dirigenti del settore giovanile augurandogli di togliersi tantissime soddisfazioni in quest’annata! Forza Don Bosco!”
Foto: Archivio USDB
GM/AC